# Nonferenza 2022
Appunti per lo spettacolo del 17 Settembre a Spoleto
WORK IN PROGRESS
Qui sotto copiamo e incolliamo gli appunti scritti come modo per condividerli e poter commentare sui materiali.
Non sono materiali per la comunicazione ma interni:
**Nulla esce da qui senza l'accordo di tutti**
Ovviamente ci verranno copiate anche cose che sono state messe sul canale interno whatsapp. Repetita juvat.
gli autori
## DIARIO
### Sulle tracce di SISMA, prima giornata
E' stata una giornata di trasferte ed esplorazioni. Stabilita la base a Vallo di nera e scaricate le attrezzature ci siamo inerpicati fin su a Roccaporena, paese natale di Santa Lucia nonchè tappa più remota tra le zone da coprire. Per meglio assorbire la maestà di questi luoghi abbiamo scelto la strada più accidentata e tortuosa, mettendo a dura prova le sospensioni della nostra auto. Siamo giunti a destinazione appena prima del tramonto, giusto in tempo per catturare qualche immagine.
### Sulle tracce di SISMA, seconda giornata
Di prima mattina una spedizione in cerca di caffè e materiali di conforto per la colazione torna vittoriosa mentre gli ultimi componenti della troupe arrivano alla base. Segue una mattinata di confronti su tempi e contenuti accompagnati da frutta e caffè, rigorosamente senza zucchero.
Poi, sotto il sole implacabile della tarda mattinata i nostri trovano refrigerio nella "Casa dei Racconti", un piccolo scrigno di sapere popolare sito nel centro storico di Vallo di Nera, al quale segue nel primo pomeriggio una visita al Museo della Canapa di Sant'Anatolia di Narco. Le tracce de "La terra che ti muove" sono ancora fresche ed evidenti, e questo è un gran piacere.
### Sulle tracce di SISMA, terza giornata
Mentre i nostri protagonisti lavorano ad affinare la drammaturgia, il resto della troupe va in cerca di ..fegatelli. All'estero i fegatelli li chiamano B-roll ma qui da noi ci si ispira alla gastronomia, tanto per cambiare. A caccia di questi brevi filmati destinati a fornire un contesto o un raccordo, la troupe esplora sentieri e cunicoli, si caccia in mezzo ai rovi, sbuca tra i cespugli ma rientra mestamente con le pive nel sacco. Capita ogni tanto di non trovare assolutamente niente di quello che si va cercando, ma non è un problema. Nel pomeriggio invece vengono passati al setaccio i progetti dei quali si andrà parlando, si visionano filmati, testi ed immagini e piano piano comincia a prender forma la struttura della conferenza riassuntiva. Codesta forma, ancora latente, verrà poi degnamente fissata con l'aiuto di un buon aperitivo giù a valle, al bar. Ovvio.
### Sulle tracce di SISMA, quarta giornata
La pioggia, quanto mai desiderata, quando arriva davvero complica non poco la vita di una squadra che in maglietta e infradito solo il giorno prima non cercava altro che un filo d' ombra.
Una serie di azioni veloci nel centro storico di Vallo di Nera vengono girate in mattinata senza indugio, con stoicità e sprezzo del pericolo tra lampi, scrosci di pioggia, scivoloni e colorite imprecazioni. La troupe poi rientra alla base di fretta e furia quasi rotolando giù per le stradine in discesa, e si avventa su quanto rimasto nella dispensa: uva, salsiccie secche, acqua minerale, pane quasi raffermo e tanto caffè, mentre il sole comincia a picchiare come un fabbro ferraio sollevando da terra vortici vaporosi dai quali stormi di zanzare assetate di sangue decollano puntando dritto ai polpacci dei commensali, ancora umidi e appetitosi.
E qui finisce la trasferta in Valnerina. L'eroico manipolo scaraventa in auto le attrezzature e sembrerebbe darsi alla fuga, ma in realtà punta verso la città di Spoleto dove rimane ancora una traccia da seguire. Un' ultima installazione da riprendere, proprio mentre il secondo temporale della giornata da' il meglio di se.
## 1. Scaletta provvisoria
01 Walk in
* Atmosfera blu/carne Planet Caravan
* Le persone vengono accolte in silenzio e con cortesia e fatte sedere accompagnandole, a sinistra e a destra sino a riempire la sala. Se non bastassero le seggiole si aggiungono con lo stesso schema.
* Finito di riempire la sala si tolgono le sedie non utilizzate
02 benvenuto (Enzo? per Cura)
* cambio luce
03 Monologo di Cecilia
04 Video sulle tracce
04b durante il video Federico Costruisce il muro
05 * Federico Sul Podio presenta il team dal punto di vista della nostra esperienza(narrato in soggettiva)
06 (Cecilia) Radice Comune (Stefano Emilii) Sant'Anatolia di Narco 2019
* Sant'Anatolia di Narco
06 bis: Federico la metodologia della residenza d'artista
* portare qualcosa di personale da trasformare
* provare ad immergersi e risuonare con i luoghi attraverso lo "stare" e lo "stare assieme"
* indagine delle tradizioni e dei ricordi degli abitanti e prova di slancio verso il futuro ritraendone gli occhi dei bambini sul lenzuolo del corredo della nonna
* nota polemica il linguaggio dell'artista e' nella sua opera
* 07 Cecilia - Cousine(s) Floriane Facchini + CIE 2019
* Sant'Anatolia di Narco
* provare a partire dalla cucina, dalla ricetta, dal ricordo della trasformazione del cibo
* farsi invitare nelle case, nelle cucine
* condividere impressioni, sapori, ricordi
* raccolta emozionale di memorie, immagini e storie
* evento trasformativo e performativo: le affissioni murali sulle facciate dei palazzi
* il ricordo dell'evento e' ben stampato nella memoria degli abitanti
* 08 Federico Terrae Motus (2019) (Elisabetta Reali)
* San Anatolia e Vallo di Nera
* Piante autoctone, usi individuali e comunitarii erbario di Botanica Vernacolare, un manuale "di sopravvivenza". Odori, sapori, luoghi. Passeggiata di raccolta con i bambini della scuola, disegnare a memoria, la mappatura su un tappoeto di carta.
* Installazione tra le mura di Vallo e presentazione dell'archivio botanico
* 09 Cecilia Logos (2019) Francesco Giannico
* Vallo e San'tAnatolia di Narco
* soundwalk, ovvero ascoltare i suoni da vicino
* installazione quadrofonica (replicare l'esperienza per chi ascolta in differita)
* comporre con i suonidella valle
* la ricaduta data dall'elemento performativo
09b * Federico intervento "musicale" sulle quadrifonie
* 10 Cecilia Geografie invisibili Chiara Ryan
* Vallo di Nara
* cortocircuiti sensoriali: la mappa sonora e l'audioguida: scrivere per le orecchie
* 11 Cecilia Anelli di Saturno (2020) Luigi Greco
* Sant' Anatolia
* Il cittadino Illustre, Giuseppe Campani egli anelli di Saturno
* il tema della contemplazione e della meraviglia
* l'opera adottata dal paese
11a Le Vallanate (cortesi prese in giro dei Vallani e le Vallanate, ovvero storie da Veglia)
11b Video Mucciaforini
* Federico Vallo di Nera Le storie inaspettate il museo "La casa dei racconti"
12 Cecilia il Monte Immagine, Alberonero (2020)
* Il pianoro di Monte Immagine
* cinque installazioni temporanee fatte con quello che si e' trovato
* Federico il terzo paeaggio, paesaggio praticato
12b Video Alberonero
* 13 Cecilia Le vulnerabili (2020) Gianni Moretti
* Spoleto, giardini della casina dell'ippocastano, 18 panchine
* chi, come, quando. Chi si alterna su quelle panchine. A contemplare, a scattare foto ai propri ricordi, a porre delle domande e ricevere risposte.
* Fare apparire il sottointeso, tramite scrittura atipica sulle panchine del parco
* incise le domande fatte, non le risposte
* Giocare con le domande al pubblico?
* 14 Visioni in movimento (2022)
* Sant'Anatolia, Vallo di NAra, Cascia, Spoleto
* scuola di cinema senza sedie
* produrre due progetti audiovisivi con l'obbiettivo di generare racconto
* tre persone a piedi, sette giorni
* lezioni in cammino
* la produzione sostenibile dell'audiovisivo
* 15 Cecilia Cuore Umbro (2021) Antonio Moresco, Giovanni Giovannetti, Alessandra dell'Atti
* Sant' Anatolia, Spoleto e Vallo di Nera
* camminare per i luoghi Libro (plin plon plin plon)
* 16 Cecilia Affiche (2021) Francesca Grilli, Azzurra D'Agostino
* caccia alle storie, alle narrazioni leggendarie, ai luoghi e alle fiabe
* di nuovo la meraviglia, il meraviglioso, come elemento vicino allo spirituale
* i bambini, gli affiches e lo spazio pubblico
16b Video Soprannomi
16c Costruzione della Vitamina C
17 Monologo Federico
* Perche' la residenza site specific?
18 drop Monologo Cecilia ??
19 festa
20 walk-out
NOTE:
**Cecilia ha quattro interventi**: Benvenuto, monologo, lancio del video "tracce", introduzione progetti.
**Federico** ha un monologo
**Cecilia e Federico** si alterneranno a presentare i video dei progetti.
## 2. Schegge
Arriviamo da un tunnel come in un film e all'uscita siamo in un altro tempo, ad un altra velocita'.
Nella valled del fiume nera si e' vissuto da tempi immemorabili. E si sente camminandoci dentro. L'aria vibra e la storia e' possibile toccarla.
Veniamo a cercare delle tracce. Dopo la tempesta, dopo la peste. Tracce di altri artisti come noi.
Siam saliti a Vallo dal ponte sul nera, luogo di imboscate, oggi si vedono gli alveari e i pesci che guizzano. Prima di salire a Vallo ci siamo lavati la faccia e la bocca.
Quasi sdoppiato mi sento, come se avessi l'anima davanti e quella gioca con me, mi prende in giro.
Roccaporena la raggiungiamo dai monti, scendendo da pian dell'immagine e costeggiando Cascia.
Ci arrampichiamo nella luce blu sullo scoglio, deserto, fatta eccezione dei nomi delle devozioni che ci scorrono alla destra e alle stazioni della via crucis che marcano la sinistra. Quattordici come la temperanza.
Lo scoglio e' ingabbiato.
Conserva le tracce delle coppelle per mettere le candele, i lumi.
La fonte e' miracolosa, un piccolo canale come un serpente, schiacciato dalla vergine con il tallone per dare forma al miracolo?
Le tracce sono racconti.
E poi nel buio sul piazzale la caverna vulva illuminata dalla croce.
Anime che brancolano senza il coraggio di entrare veramente nella selva grattiamo il paesaggio con l'auto alla ricerca di un Virgilio che ci faccia da guida o di una lupa che ci metta davvero paura.
Sant'Anatolia di Narco.
Per arrivarci seguiamo il Nera verso sud. Poi si sale appena dal fondo valle. I vecchi come custodi del tempo seduti sotto gli alberi/colonne.
seguiamo la traccia ovvia, il museo della canapa, i resti preziosi delle azioni fatte.
Mi chiedo quanto dell'orco possa trapelare nel sole
348 Abitanti l'ultimo censimento, ne faceva 1002 cento anni fa, c'e' Il comune di Vallo di Nera, capitanato dalla sindaca Agnese Benedetti.
La chiesa di Santa Maria e' commoventemente francescana, affrescata nel 1401 da Cola di Pietro da Camerino, un pittore Gotico di cui si sa poco ma che commuove con le sue sante e i suoi carnefici.
Della chiesa del decollato San Giovanni Battista ci parlano solo, che e' una delle poche di cui il restauro non e' ancora concluso.
Le mappe atipiche, quelle di sensazioni, di suoni, di voci e sguardi, sono materiale che chiede con insistenza di essere trasformato, di fermentare in vino e dare euforia o decomporsi in humus che fertilizza.
La cura e' cura e il curare prendersi cura
la cura e' vicina al cuore e bisogna tenersi vicini ai dettagli per sentirlo battere
occhi disegnati sulle trame del passato, che fermano il presente per rassicurarci su un futuro in buone mani, in buoni cuori.
nel laboratorio del museo ci friggono le mani dalla voglia di tessere anche noi trame
pollicino e le sue briciole, che fanno la felicita' degli uccelli e segnano la sua perdizione e il suo riscatto
vorremmo parlare con tutti, ma per parlare di cio' che sta' a cuore ci vuole il tempo di mettersi in ascolto della sua canzone, di impararne la melodia
lasciamo tracce di pensieri-mostri sulle tovagliette dei ristoranti e poi scopriamo di avere delle possibili nuove amicizie, dei possibili riti, delle abitudini nuove, popolari, un posto anche qui.
Nell'italia centrale e' spesso lo sguardo delle bestie a indicare l'ubicazione di tesori nascosti. Siano essi leoni o agnelli.
Che sia il caso di cercare nello sguardo delle lucertole?
Piove forte ora. Le zanzare feroci ci distraggono. Esistono per questo, per non farci accorgere degli spettri.
Il 2016 non sembra aver fatto tremare gli animi locali, piuttosto aver livellato con i restauri lo stile degli immobili. Un Reset. Ma dove sono le persone? Dove sono i mestieri? E le bestie?
[21:40, 09/09/2022] Cecilia Check: Ermetico, scaffale, scolpire, indaco
[21:43, 09/09/2022] Federico Bonelli: scende come pioggia per gli scaffali di legno del bagno la musica jazz
siamo cavigliere per scontri duri, scolpite di calci e battute secche e arroganti
ho un paraorecchi ermetico danzante tra le braccia
mi serve per dipingermi i concetti che ho senza ascoltarti
te piccola bambina indaco
una vernice e tre nastri colorati
con un cartello che dice
"similpelle"
## Cutigghiu
## La scena del velo
l'artista non va lasciato solo.
Ho una ipotesi: l'opera necessita dell'artista per uscire fuori al mondo. E chi vuole essere artista deve aprirsi, deve saper fare, sapere, aquisire abilita' peculiari che come colori diventano sue. Queste abilita' sono utili e anche alle volte rivendibili nel mondo, ma non generano da sole l'opera. Quella emerge solo se ne ha voglia. Esce fuori e non sembra nemmeno tua, sembra un giocattolo astrale per l'immaginazione degli angeli. E tu li come un coglione, esausto, fragile.
E qualcuno passa e si meraviglia, qualcun'altro passa e si incazza o commuove.
Se l'opera parla.
E se non parla? Allora i colori non erano quelli giusti, l'artista non era pronto, l'aborto esiste.
Non e' mai la spiegazione a salvare l'atto estetico. Quello e' un pregiudizio platonizzante. Il concetto, l'idea da soli sono filosofia. Non si chieda ad un demiurgo di parlare con i concetti, lei/lui parla con le emozioni, le immagini, la magia non e' nella formula magica, che e' abracadabra, la magia e' nella voce, nel vestito, nel luogo e nel tempo del vivere. La madre e' madre perche' la figlia, non perche' la didascalia sotto la qualifica come madonna.
E voi tutti dovreste avere il terrore dei maghi e dei profeti e dei loro incantesimi e delle loro profezie.
## Suoni?
https://www.youtube.com/watch?v=T9H125slUns
## CAST AND CREW
Alle parole Cecilia Rossi
Al video, mapping, effetti speciali, montaggio Paul Harden detto "indurente"
Al suono, musica e magia, Michele Mandrelli
Alle tecniche inutili, luci, costruzioni la Humid Squad nelle persone di Stefano Cameriere e Jacopo Burger
Alla produzione improvvida Tommaso "tommy flow" Burger
Numi tutelari Adriana Garbagnati e Mariella Nanni di Cura
E ultimo e non ultimo Federico Bonelli "maestro di caos"
## Nonferenza ovvero come produrre una premessa partendo da una serie di conclusioni